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Collocato lungo l’antica via per il Matese ed in posizione dominante rispetto alla pianura alifana, il Palazzo Ducale ebbe origine intorno all’XI sec. probabilmente nello stesso luogo dove sorgeva una fortificazione normanna con tre torri a protezione del primo insediamento dell’allora cittadella di Piedimonte Matese. Nell’arco dei secoli furono apportate varie modifiche, ammodernamenti ed ampliamenti a seconda del periodo e delle mode architettoniche ma soprattutto sociali del tempo; tra il XIV ed il XV sec. fu apportata una prima modifica tutt’ora visibile con il nuovo portale, che affaccia verso Largo S. Maria Vecchia, in stile durazzesco-catalano e simbolo della moda architettonica rinascimentale meridionale. Dopo l’incendio del 1504 ai lavori di ripristino si aggiunsero degli ammodernamenti secondo la moda del tempo; un chiaro esempio è il portico con la monumentale scala in pietra che conduce nel cortile delle Aquile su cui rimane in vista lo stemma araldico dei Gaetani Dell’Aquila D’Aragona. A dimostrazione della sempre più crescente importanza sociale dei Duchi d’Aragona, fu creato un secondo piano ed allestito un nuovo salone per le feste a testimonianza della frequentazione dell’elite culturale ed economica del Regno. Adeguato alla moda dell’epoca, fu impreziosito con affreschi e dipinti ed i soffitti decorati con scene mitologiche. Una volta terminati i lavori il palazzo divenne un vero e proprio centro di richiamo per i migliori esponenti della cultura e della musica. Come testimonianza della magnificenza e mecenatismo da parte dei Gaetani abbiamo un nuovo teatro che, come sottolineato dallo stesso Duca Nicolò Gaetani d’Aragona nel suo inventario del 1742, viene indicato come “… luogo grande per uso di Teatro da rappresentar commedie con due ordini di palchi e diversi ordini di sedie…”. Dopo il periodo d’oro del settecento il teatro continuò ad ospitare spettacoli in maniera sempre più sporadica fino al totale abbandono, tant’è vero che nella metà dell’ottocento fu concesso in affitto. L’importanza del palazzo ma soprattutto della famiglia Gaetani è dettata da alcuni avvenimenti storici come quello che volle l’infante Carlo di Borbone, il 6 aprile 1734, con un seguito di 12.000 spagnoli accampati a valle, a palazzo quando fu raggiunto da un’ambasceria da Napoli in cui veniva riconosciuto ufficialmente Re. La fine del palazzo ma soprattutto dell’ascendete sulla città di Piedimonte da parte della famiglia Gaetani d’Aragona, fu sancita dai moti rivoluzionari degli inizi del 1800. La magnificenza del palazzo e del borgo è tutt’ora visibile anche grazie all’opera di ripristino da parte del comune.